Arkady |
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| Questo dipende però da come il vampiro veniva interpreato. Per molti ad esempio non era niente più che una sorta di demone che rianimava il corpo, e a livello mentale non aveva molto a che vedere con la persona che era stata in vita... non era molto più consapevole di uno zombie insomma (e a questi livelli non piace neanche a me). In tal caso un'analisi psicologica verrebbe un pò in salita... Ciò che detesto invece è questa visione moderna del vampiro come il clichè del maniaco depressivo che deve a tutti i costi struggersi per qualcosa o qualcuno! (Come pure fatico a digerire i vampiri che si nutrono solo di sangue animale...) Mi chiedo: ma non fanno prima a suicidarsi? O vogliono trascorrere tutta l'eternità a lamentarsi? Ecco, questa tipologia di vampiro mi pare riscuota successo soprattutto tra le ragazzine... quindi probabilmente c'è, in una certa percentuale, un modo diverso di interpretare questa figura tra maschi e femmine...
Edited by Arkady - 8/9/2009, 16:35
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