Vampiri - The Golden Age of Decadence

Com' è vissuta la passione per i vampiri dal popolo maschile?

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view post Posted on 8/9/2009, 14:51

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Questo dipende però da come il vampiro veniva interpreato. Per molti ad esempio non era niente più che una sorta di demone che rianimava il corpo, e a livello mentale non aveva molto a che vedere con la persona che era stata in vita... non era molto più consapevole di uno zombie insomma (e a questi livelli non piace neanche a me). In tal caso un'analisi psicologica verrebbe un pò in salita...
Ciò che detesto invece è questa visione moderna del vampiro come il clichè del maniaco depressivo che deve a tutti i costi struggersi per qualcosa o qualcuno! (Come pure fatico a digerire i vampiri che si nutrono solo di sangue animale...) Mi chiedo: ma non fanno prima a suicidarsi? O vogliono trascorrere tutta l'eternità a lamentarsi?
Ecco, questa tipologia di vampiro mi pare riscuota successo soprattutto tra le ragazzine... quindi probabilmente c'è, in una certa percentuale, un modo diverso di interpretare questa figura tra maschi e femmine...

Edited by Arkady - 8/9/2009, 16:35
 
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Vykos
view post Posted on 8/9/2009, 15:38




Ma infatti l'unico giocatore che ha provato a propormi una tipologia di gioco simile ne La Masquerade è stato gelato da un mio "Scusa, qua sul tuo bg non c'è scritto che hai seri problemi relazionali dovuti a traumi infantili nè che t'è rimasto un trip di funghetti allucinogeni partito male."
Solo che se vogliamo vedere il vampiro in modo più sensato di quello di un mostro comune è apprezzabile un qualche tipo di approccio alla non vita che sia suo, solo suo e motivato da qualche sua esperienza.
 
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Nurj
view post Posted on 8/9/2009, 19:04




La mia idea è che in fondo il vampiro non pensa in maniera così differente da un essere umano. Senza cadere in stupide considerazioni banali, siamo disposti a uccidere per un paio di scarpe, figuriamoci spinti da un dolore lancinante che solo il sangue può lenire -e in questo, ho apprezzato molto "Lasciami entrare" che fa capire quanto la povera Eli soffra quando ha fame-. Secondo me non è nell'alimentazione che il vampiro trova se stesso (trovo che sia riduttivo come dire che l'essere umano si esaurisce nella pasta al forno), e di fronte al tempo che passa si comporta come un vecchio che dice "ai miei tempi..." anche quando parla della spesa che ha fatto ieri mattina, angosciato dall'inesorabilità con cui è destinato a perdere tutto. Solo che il vampiro, contrariamente al vecchio, ha la possibilità di "mimetizzarsi" e fingere che il tempo gli appartenga e non viceversa. E qui forse, ritengo parecchio credibile un vampiro alla S.Germain. Se da morto ti piace gozzovigliare nel fango i casi sono due: o ti piaceva farlo anche da vivo (e in questo caso, mi chiedo chi ti abbia abbracciato) o perché ti si sono bruciate le sinapsi dopo la morte (e in questo caso, non credo che avrai una lunga vita). Se invece hai quel minimo intelletto che ti serve per non farti impalare a lungo, in millenni qualcosa qualcosa lo imparerai...
SPOILER (click to view)
e SICURAMENTE non ti iscriverai al liceo!
 
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Geniale Dilettante
view post Posted on 10/9/2009, 11:34




Per me nel vampiro c'è tutto:

Diversità, si... ma con la dignità di svettare sopra il gregge umano
Decadenza... ma che cos'è se non un lato cinico del romanticismo?

Il vampiro sa essere un raffinato gentleman (da Byron in poi) ma anche una rozza belva (secondo i canonni della tradizione), e quindi combattente...

Che si vuole di più?
 
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18 replies since 4/6/2009, 13:14   2355 views
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