A mio modesto avviso, quello che dice sir Nosfigatu è più che ragionevole; quello che in realtà mi irrita di questi "nuovi vampiri" (e una spiegazione più approfondita delle mie ragioni mi pare d'obbligo) è che sono così fuori dal tradizionale modello di vampiro con il quale siamo cresciuti da ridicolizzarlo per certi versi...
Per esempio, quando la mia bimba di ripetizioni (14 anni) mi ha parlato di Twilight, la prima cosa che le ho detto è stata suggerirle altri libri sui vampiri. Al mio suggerimento ha replicato dicendo "Ma quelli non sono veri vampiri! Quelli della Mayer lo sono!" con un tale candore che le avrei polverizzato la faccia a sberle. In pratica stava negando a tutta la letteratura precedente la sua credibilità, e in seguito mi ha assicurato che per le ragazze della sua età i Cullen sono veri vampiri, non Dracula, Lestat e gli altri...
La cosa mi ha considerevolmente irritato...
Per quanto io rispetti i pareri di tutti.
Quindi, almeno secondo la mia opinione, tra le due preferisco negargli (almeno in parte, semmai) l'appartenenza alla schiatta antica, visto che ne sono così estranei da ridimensionare il concetto stesso di vampiro, nel bene o nel male.